FAQ

  1. Che differenza c'è tra una lampadina ed un'altra?
    Scarica la guida alla comparazione delle sorgenti luminose
     
  2. Cosa sono gli SSLE?
    Gli SSLE, acronimo di Solid State Light Emitter, sono sorgenti illuminanti che utilizzano semiconduttori light emitting diodes (LED) in sostituzione alle tecnologie tradizionali (filamenti, scariche di gas, ecc.).
     
  3. Cosa si intende per modulo LLCA?
    Il modulo LLCA, acronimo di Lens Led Chip Array, è una sorgente luminosa composta da una lente a rifrazione (Lens) e da un LCA (Led Chip Array). Per LCA si intende una matrice (Array) di Power LED.
     
  4. Cos’è una lente a rifrazione?
    E’ una lente in PMMA (Polimetilmetacrilato) che utilizza unicamente il principio della rifrazione per indirizzare adeguatamente il fascio luminoso sulla superficie interessata. La lente secondaria del LLCA è stampata in un unico blocco e costituisce un unico oggetto: la lente modulare.
     
  5. Cosa si intende per Multi Layer Shape?
    E’ una tecnologia di illuminamento basata sulla sovrapposizione al suolo di immagini luminose dove ogni singolo emettitore produce la medesima superficie illuminata dalla cui somma deriva l’intesità di illuminamento necessario.
     
  6. Qual è il significato del termine "Bonding"?
    È una tecnologia utilizzata nell'ambito dell'assemblaggio dei semiconduttori mediante la quale vengono realizzate le interconnessioni elettriche all'interno del dispositivo tramite fili in pasta di argento.
     
  7. Cos’è il sistema di comunicazione PDSL?
    PDSL è l’acronimo di Power Digital Subscriber Line. È una tecnologia per la trasmissione dati/segnali che utilizza i fili di alimentazione degli apparecchi illuminanti come mezzo trasmissivo. Si realizza sovrapponendo al trasporto di corrente elettrica un segnale a frequenza elevata.
     
  8. Cos’è un Concentratore?
    Il Concentratore è un'unità di raccolta dei dati relativi al funzionamento dell’impianto e gestisce ogni singolo punto luce. Comunica con ogni apparecchio illuminante attraverso un sistema di trasmissione ad onde convogliate, con una frequenza di 110 kHz.
     
  9. Cosa si intende per Potenza Specifica?
    Oggi è prassi comune definire l’efficienza di un emettitore luminoso in lm/W, parametro non esaustivo in termini di come il flusso viene direzionato sulle aree illuminate. Pertanto IBT Lighting, in applicazioni outdoor, si esprime in valori di potenza specifica, misurati in W/m; nel caso invece di applicazioni indoor, la potenza installata viene espressa in W/m2/100 lx.In fase di progettazione, questo metodo semplifica l’analisi preliminare dell’impianto stimandone la potenza da installare e valutandone inoltre i consumi energetici in base alle ore di funzionamento.
    Due brevi esempi:
    Ricordando che per potenza specifica di un impianto si intende la potenza che devo installare per ogni metro lineare al fine di garantire l’illuminamento richiesto dalle normative vigenti, poniamo il caso di una strada a doppia carreggiata con due corsie (categoria illuminotecnica ME4b):
    Potenza specifica 3 W/m, significa che per illuminare un tratto di strada lungo 1.000 m bisogna installare 3 kW per carreggiata.
    Poiché in applicazioni indoor invece è necessario garantire un determinato valore di lux medi al suolo, considerando ad esempio che se l’altezza di installazione degli apparecchi è 7 m e sono richiesti 300 lux medi, la potenza da installare sarà 1,4 W/m2/100 lx.